Neurochirurgo

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Dr. Caputi

Mal di schiena cronico: dischi e faccette

Una patologia da usura: il disco “canaglia”

Il disco è una delle strutture della colonna vertebrale più soggette ad usura. L’usura si manifesta principalmente a livello di L4-L5 che rappresenta il fulcro di gran parte dei movimenti della colonna, anche quelli semplicemente di sostegno ad una qualsiasi azione degli arti superiori e del tronco in generale. L’usura è naturalmente connessa all’età e dallo stress posto sul disco da lavori pesanti o posture inappropriate. Comporta mal di schiena cronico.

Il danno del disco si manifesta con perdita del contenuto idrico, perdita di elasticità, riduzione di spessore e fissurazione dell’anulus, con alterazione nella distribuzione delle forze di carico vertebrale. Ciò rende meno efficiente il complesso articolare vertebrale che lavora in condizioni non ottimali. Ne consegue infiammazione e dolore. Il dolore in questo caso è soprattutto lombare.

L’invecchiamento delle faccette articolari

Il cattivo funzionamento del tratto lombare della colonna vertebrale per effetto dell’usura, “sovraccarica” di lavoro Le faccette ed i legamenti articolari. Le faccette si deformano (artrosi), la rima articolare (spazio articolare tra le faccette) si modifica, l’attrito aumenta e vengono prodotte sostanze algogene per effetto dell’infiammazione. È questa un’altra causa importante del mal di schiena.

Anche i legamenti articolari subiscono tensioni inadeguate che determina ipertrofia.

Il mal di schiena

mal di schiena rappresentato nel lavoro "da scrivania"
Il mal di schiena legato ad attività “statiche”, nel professionista o in chi lavora al computer

Il dolore esprime la sofferenza. spesso è più acuto al mattino e, a mano a mano che l’attività quotidiana riprende si attenua per accentuarsi la sera. Altre volte si manifesta in condizione di carico stazione eretta prolungata (es: commesse,  militari), lavori usuranti (es: meccanici e magazzinieri) lavoro di scrivania, specie davanti al computer (es: programmatori, professionisti). Alla base probabilmente c’è la caduta del livello endorfinico e il calo della produzione di acido ialuronico con la notte o l’ischemizzazione dei tessuti durante il giorno.

La stenosi

I cambiamenti morfologici a carico del disco, delle strutture ossee e principalmente delle faccette articolari con ipertrofia ossea e cartilaginea portano alla stenosi. Non sempre si accompagna al mal di schiena, ma è prevalente la difficoltà della deambulazione.

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