Erano passati cinque anni da quando era cominciato il suo tormento. Ecco come lei stessa lo racconta:
Egregio Dott. Franco Caputi, mi chiamo “Elsa” abito in provincia di A. esattamente a B. (nel C.), ho 34 anni e da circa 5 anni sono alle prese con un torcicollo spastico. Tutto ha inizio con un dolore alla parte destra del collo provato a curare con semplici farmaci consigliati dal mio medico curante, poi con massaggi di fisioterapisti. Il dolore invece di diminuire è aumentato sempre di più fino ad avere una piccola infiammazione al collo rendendomi curva piano piano. Ho continuato a cercare nuovi ortopedici che potessero aiutarmi a capire il mio male al collo, facendo visite su visite e consi gliandomi che per migliorare il mio stato del collo fosse utile il collare cervicale.Ho continuato a fare fatica sia per il dolore, sia per la postura del collo e della schiena, così decido di interrompere il lavoro e piano piano mi riduco inferma a letto, tanto che in data 14/05/04 sono stata ricoverata al C.T.O. di …presso la clinica ortopedica del Prof. …, dove vi sono rimasta fino al 31/05/04. Ho effettuato le seguenti visite: Neurologica, oculistica, anesteologica,orl,emg,ecografia del collo, rmn encefalica, tc rachide cervicale, tc torace senza e con mdc. Hanno riscontrato soltanto una piccola ernia per loro irrilevante alla gravità del mio caso. Il responso è stato torcicollo spastico da curare con tossina botulinica iniettata la prima volta il 26/05/04 presso l’ambulatorio della Neurofisiopatologia di … . Hanno deciso di farmi questo tipo di cura in quanto mi sono ritrovata con un enorme contrattura muscolare dello sterno cleido mastroideo destro.Da quel giorno ogni 4 mesi la stessa ignezione, avendo ottenuto dei lievi miglioramenti e continuando la contrattura muscolare, cercando di migliorarla facendo una ginnastica medica due volte a settimana da ben un anno.Sono stata curata per un breve periodo anche nel reparto di terapia del dolore di … dove mi hanno consigliato delle iniezioni di anti infiammatorio (non ricordo il nome) che sto tutt’ora facendo ogni settimana da un dottore vicino al mio paese. Il problema è che ora ho dovuto interrompere la tossina in quanto sono in gravidanza, ma la mia voglia di guarire mi obbliga a tentare sempre di trovare la cura adatta, per questo motivo sto cercando dei dottori o professori con tanta esperienza per visionare il mio caso, anche perchè non ho equilibrio sul collo e devo tenermi con una mano la testa affinchè lo spasmo non mi faccia stare curva. Nel lavoro e in ogni azione della giornata sono sempre alla ricerca dell’equilibrio dato che non posso tenermi con la mano sempre. La prego gentilmente di leggere questa lettera e di comunicarmi il suo parere, affinchè possa provvedere nel miglior modo per la mia guarigione. Cordialmente la saluto inviandole la mia posta elettronica. xxxxx@xxxx.it
Il quadro clinico
La foto mostra Elsa* nella sua posizione patologica, cioè con lo Sterno Cleido Mastoideo (freccia rossa) ipertonico ed in continua contrazione. Ciò causava una torsione della testa verso sinistra, con inclinazione verso destra, come si vede nella foto, mentre le spalle apparivano asimmetriche con la sinistra in avanti (asterisco giallo), e la destra arretrata rispetto all’altra e più alta (asterisco rosso). Erano già state provate varie terapie di tipo medico e fisioterapico. La tossina botulinica non aveva dato risultati e la vita lavorativa e sociale della signora era ancora gravemente compromessa. Restava la possibilità di un intervento chirurgico.La scelta e le aspettative
Si decise per l’intervento chirurgico, ma Elsa* non aveva ancora ben chiaro cosa fosse e pochi specialisti ne avevano una competenza specifica. Si potevano considerare:- una lesione stereotassica dei nuclei della base, in passato praticato ma con scarsi risultati
- una stimolazione elettronica dei nuclei della base, in parte sperimentale e dai risultati inocstanti
- una rizotomia selettiva, ossia una sezione delle piccole radici all’origine dei nervi malfunzionanti e dirette allo sterno cleido mastoideo di destra, che avrebbe prodotto una denervazione del muscolo iperattivo.