Molti dei dolori facciali sono impropriamente indicati con il nome di nevralgia del trigemino. Per gli specialisti la diagnosi è inequivocabile poiché il dolore diffonde nelle aree specifiche di innervazione del trigemino, lungo i tre rami: che V1, V2 e V3 corrispondono e sono sinonimi di prima branca, seconda branca e terza branca trigeminale.
Caratteristiche
Per poter far diagnosi di nevralgia del trigemino occorre verificare la presenza di alcuni parametri inequivocabili. Innanzitutto è da considerare la sede del dolore. Il dolore del trigemino è:
- da un solo lato
- interessa di preferenza la parte media e bassa del viso
- interessa solo raramente la parte alta del viso ed include occhio e fronte da un lato
Nonostante la nevralgia del trigemino possa essere bilaterale, cioè interessare sia la parte destra che sinistra del viso, il dolore non è mai contemporaneo dai due lati.

Il dolore si manifesta con :
- “scariche improvvise e violente” spesso dette “elettriche” o di “corrente”
- smorfie del viso
- il paziente tende a proteggere il viso dolente
- il paziente evita il contatto con la pelle dolente, al punto che non si sbarba, lava o trucca da quel lato
- ci sono dei punti particolarmente sensibili, detti “trigger” che scatenano il dolore
Condizioni simili
Deve essere differenziato dal mal di denti, dalla cefalea emicranica, dalla cefalea vasomotoria, dalla cefalea a grappolo, dalle nevralgie facciali atipiche, dalla sindrome di Sluder, dalla nevralgia occipitale, dall’ipertensione endocranica, dalla cefalea muscolo-tensiva.
Il dolore di V2 (seconda branca) può coinvolgere il palato, quello di V3 (terza branca) può coinvolgere la lingua, ma vanno differenziate dalla sindrome del glossofaringeo.
Una condizione dolorosa propria del trigemino è invece l’herpes zooster trigeminale che trattiamo a parte.