Il dolore nel territorio trigeminale rappresenta in questo caso il sintomo di una malattia. Ossia il nervo è alterato o compresso per effetto di un qualcosa che lo coinvolge “secondariamente”. Il dolore trigeminale è “secondario” e rappresenta il sintomo di una di queste condizioni:
- Tumori dell’angolo ponto-cerebellare, più comunemente meningiomi o neurinomi del nervo acustico, dermoidi e tumori disembriogenetici. Il tumore in questo caso comprime e sposta, stirando il nervo lungo il suo decorso. Ancora più raramente il dolore trigeminale è dovuto ad altri tipi di neoplasie che comprimono il nervo.
- malattie demielinizzaniti, ossia la sclerosi multipla
- lesioni intrinseche del tronco, di tipo vascolare o demielinizzante, tallra tumorali.
Il dolore trigeminale sintomatico
In questi casi (tranne che per la sclerosi multipla) il dolore si manifesta con caratteri di atipicità, ossia mancano le tipiche “scosse”. Non sempre è cosí anche in caso di tumore, specie per i meningiomi. La presenza di scosse in questi casi può simulare una nevralgia trigeminale tipica.
Devono metere in allarme altri sintomi, quali una diminuzione della sensibilità facciale o la presenza di percezioni anomale sul viso (parestesie). Il quadro neurologico mostra dei segni deficitari quali alterazioni dell’equilibrio, della coordinazione o della percezione uditiva.
Diagnosi della nevralgia trigeminale sintomatica
Si badi però che i segni neurologici vanno valutati da uno specialista. Infatti è facile lasciarsi ingannare dalla percezione soggettiva o superficiale dei fenomeni osservati. Molti dei farmaci usati per la nevralgia trigeminale danno disturbi della coordinazione e dell’equilibrio che non devono essere fraintesi.
Un posto a parte merita il meningioma ed il neurinoma del ganglio di Gasser. Sono molto rari ma si sviluppano all’interno del nervo. Vanno trattati come tumori, ossia masse che vanno rimosse.
Esami strumentali
La diagnosi di certezza deriva dalla visualizzazione diretta della condizione morbosa. Bisogna perciò sempre praticare, in ogni caso dubbio, una Tc o Risonanza magnetica. Esse visualizzeranno il tumore e le condizioni demielinizzanti o ischemiche che interferiscono con le fibre trigeminali.
Si noti ancora che la terapia farmacologica altera le manifestazioni tipiche, ed in caso di dubbio è sempre consigliabile una TC o risonanza magnetica dell’encefalo.