La storia di un paziente molto perspicace.
Da un po’ di tempo si era accorto che sfiorandosi il collo del piede sul malleolo mediale (dalla parte dell’alluce) avvertiva una fastidiosa corrente.
Succedeva per esempio quando vestiva i calzini o curava l’igiene personale. Sembrava molto difficile venire a capo di questa fastidiosa sensazione, qualsiasi terapia medica era inutile. Il medico stesso faticava a trovare una spiegazione, e non c’era niente di particolarmente significativo che trasparisse all’esterno.
L’avvocato però (era questa la professione del paziente) non era disposto a darsi per vinto: il dolore, sia pur occasionale, era fastidioso e netto. Regolarmente si scatenava quando toccava in un determinato punto ; al tatto tuttavia, non avvertiva niente di strano.
Fece alla fine un’ecografia, che dimostrò una sorta di “nocciolina”. Adesso non c’erano più dubbi. C’era qualcosa che stimolava il nervo tibiale. La clinica stessa era ora inequivocabile: quando si tocca qualcosa che giace ad intimo contatto col nervo, si provoca un’eccitazione elettrica percepita come dolore.
A questo punto venne il momento dell’intervento. Le figure illustrano le fasi dell’intervento. Sul piede viene tracciata la posizione del neurinoma (la nocciolina), quindi si incide, si espone il nervo con il rigonfiamento dovuto al neurinoma, che viene staccato e finalmente rimosso.
Il mistero si è chiarito: la sensibilità e la motilità sono rimaste integre mentre il dolore è scomparso. Il neurinoma a questo punto è solo un ricordo.
