La microcompressione percutanea con palloncino, richiede ugualmente la penetrazione di un ago nel ganglio di Gasser. L’ ago in questo caso ha un diametro maggiore (circa 3 mm). Attraverso il suo lume, un catetere viene sospinto fino al ganglio di Gasser ed il palloncino alla sua estremità viene “gonfiato” “schiacciando” le fibre termodolorifiche. Non sempre preserva la sensibilità facciale (ma c’è una certa variabilità in rapporto all’esperienza dell’operatore) e talora produce deficit della masticazione ed eccezionalmente del movimento oculare. Questo intervento viene praticato con una leggera sedazione ma spesso con anestesia completa. Le immagini dimostrano il “palloncino” nell’ago cannula e, radiograficamente, nel ganglio di Gasser mentre “schiaccia” il nervo.