Meningioma della convessità
“Convessità” stà ad indicare la superficie cerebrale subito al di sotto della calotta cranica ed è questa la sede dove più frequentemente si osserva lo sviluppo del meningioma.
Il tumore in questo caso cresce dalle meningi (l’involucro esterno del cervello) e si affonda progressivamente nella massa cerebrale che ne risulta compressa e spostata.

La figura indica il meningioma “M” adeso alla calotta cranica (il “coperchio” del cranio a sinistra). A destra il tumore “M” nella sua posizione originale sulla convessità. Il tumore è normalmente esterno al cervello ed adeso alla calotta.
Il tumore si annida alla fine in una nicchia ed è separato dal cervello solo da una fine membrana, detta “pia aracnoidale”. Questo piano è fondamentale per la separazione del tumore dal cervello e deve essere ben presente al chirurgo.
La zona più frequentemente interessata è la frontale, quindi parietale ed occipitale. Il tumore è quasi sempre benigno. I sintomi sono legati alla “massa”, che comporta cefalea e disturbo della funzionalità cerebrale. Per lesioni frontali si tratta soprattutto di alterazioni psichiche e motorie, per le localizzazioni parietali alterazioni sensitive e motorie, per le forme occipitali, disturbi visivi. In tutti i casi una manifestazione più sottile e di difficile interpretazione anche da parte del medico non specialista è l’epilessia, spesso di tipo focale, cioè con manifestazioni parziali, quali ad esempio il movimento involontario e ripetitivo della mano della durata di qualche secondo.

Il meningioma alla RM
La risonanza magnetica o la TC con contrasto e l’elettroencefalogramma divengono perciò esami fondamentali. La TC più che la risonanza magnetica mostra una reazione ossea “di appoggio”, ossia le modificazioni della teca cranica che in questo tipo di meningioma è in stretto contatto col tumore.

La “nicchia” tumorale, dopo la
rimozione del meningioma
Talora il meningioma si presenta con aspetti calcifici (ossificati), si parla in questo caso di meningioma calcifico. Ciò è più frequente nelle persone anziane e di norma è “stabile” e non richede terapia.
La terapia usuale è la rimozione chirurgica. Spesso deve seguire un trattamento antiepilettico almeno per sei mesi e talora la ricostruzione della volta cranica, poiché l’osso è “infiltrato” dal tumore.
La storia di un paziente con meningioma della convesità.